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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Pincara: Chiesa di San Giovanni Battista

Chiesa di San Giovanni Battista

ROVIGO / PINCARA
Via Matteotti 317 - Pincara (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Giovanni Battista sorge in Pincara, isolata, preceduta da un ampio sagrato, con orientamento Est-Ovest. La facciata a capanna è coronata da un frontone triangolare, sormontato da guglie piramidali, in pietra, su pilastrini. Al centro del timpano si inserisce un bassorilievo, in marmo, raffigurante la Madonna con Bambino. La facciata è tripartita e rinserrata agli angoli da lesene doriche a fascio, al di sopra delle quali corre una cornice modanata. Tra le lesene laterali... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Giovanni Battista sorge in Pincara, isolata, preceduta da un ampio sagrato, con orientamento Est-Ovest. La facciata a capanna è coronata da un frontone triangolare, sormontato da guglie piramidali, in pietra, su pilastrini. Al centro del timpano si inserisce un bassorilievo, in marmo, raffigurante la Madonna con Bambino. La facciata è tripartita e rinserrata agli angoli da lesene doriche a fascio, al di sopra delle quali corre una cornice modanata. Tra le lesene laterali corrono archi a tutto sesto che incorniciano nicchie con le statue di Sant'Antonio a destra e di Cristo a sinistra. Al centro si apre l'unico portale, con cornice modanata, sormontato da un frontone triangolare, su mensole. Nei fronti laterali e nel presbiterio si aprono finestroni rettangolari. Ai fronti si addossano i bassi volumi delle cappelle votive e al fronte destro, in continuità con la facciata, il centro parrocchiale con ingresso indipendente e finestre sul fronte.

Pianta

Schema planimetrico ad aula, coperta da soffitto piano con cornice modanata centrale. Le pareti della navata sono scandite da lesene a tutta altezza, tra le quali, al di sotto dell'imposta delle voltine di raccordo del soffitto, corre una cornice modanata. Sulla navata si aprono, con archi a tutto sesto, due cappelle votive per lato, a pianta rettangolare, coperte da volte a botte. In controfacciata si inserisce il coro ligneo, su mensoloni, con organo centrale. Il presbiterio, rialzato di due gradini in marmo sul piano della chiesa, si apre con un arco a tutto sesto su pilastri murali. Nelle pareti di fondo della navata, ai lati dell'arco del presbiterio, si aprono gli accessi alla sagrestia e alla cappella feriale, sormontati da nicchie che accolgono statue di Santi. Il presbiterio, a pianta rettangolare, a unica campata, è coperto da volta a botte.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in lastre quadrate di marmo bianco e rosso, poste a scacchiera.

Elementi decorativi

Stucchi a cornice, che riquadrano le finestre e la nicchia al di sopra dell'altare maggiore, decorano il presbiterio. Stucchi decorano e incorniciano i finestroni del claristerio.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni portante.

1520 - 1604 (preesistenze intorno)

Il verbale stilato da mons. Giampietro Ferretti nel suo "Memorabilia" (1535-1539) ci informa che una nuova chiesa è stata costruita nel 1520 a Villa di Pincara, committente il nobile veneziano Benedetto Dolfin che, riservandosi il diritto di patronato, la dotò di un beneficio. La visita di mons. Flavio Peroto (1604) descrive un'aula capace, orientata a levante con la porta maggiore ad occidente, un' unica navata, tre altari e il battistero. Il campanile nei pressi del presbiterio.

1625 - XVIII (costruzione intero bene)

Dalla visita Mantica del 1636 sappiamo che "la chiesa è fabricata di nuovo", infatti nel 1625 erano iniziati i lavori di costruzione a partire dalle fondamenta. Durante tutto il secolo XVIII la chiesa fu rinnovata radicalmente e arredata: tre imponenti altari in marmi policromi, provenienti da chiese demolite durante le soppressioni settecentesche, sostituirono i vecchi, modesti altari di legno.

1833 - 1888 (rifacimento intero bene)

Negli anni tra il 1833 e il 1835 furono apportate alcune importanti modifiche, che interessarono il soffitto e i finestroni, inoltre furono rifatte le quattro cappelle laterali. Come ricorda una lapide, infissa nella cappella del SS. Crocifisso, il 24 giugno 1888 la chiesa fu consacrata dal vescovo di Adria Antonio Polin.

1944 - 1968 (restauro intero bene)

Interventi di restauro significativi, riguardanti sia l'interno che l' esterno della chiesa, si resero necessari in seguito ai gravi danni arrecati dai bombardamenti.

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