Undicenne annegato nel Brenta, niente autopsia: «E' stata una disgrazia»
Familiari distrutti dal dolore, vicina a loro tutta la comunità di Grantorto: rientrata a casa la mamma che ha tentato di uccidersi poche ore dopo la perdita del figlioletto
GRANTORTO. È stata tecnicamente «una disgrazia» e quindi la Procura – dopo aver aperto un fascicolo non procederà all’autopsia sul corpo di Aissa Oubella, il ragazzino di 11 anni annegato in Brenta a Carturo martedì pomeriggio: il nullaosta per il funerale arriverà tra oggi e domani. Il destino, con una brutalità insopportabile, si è abbattuto nuovamente su una famiglia già segnata da un profondo dolore: nel 2013 era mancata la sorella diciassettenne della vittima, si chiamava Hakima, e conviveva...
Pubblicato su Il Mattino di Padova