Elisea e Cristina, massacro risolto L’assassino è morto in carcere a Forlì
Il Dna di Gaetano Tripodi sui vestiti che madre e figlia, trevigiane di Paese, indossavano il giorno della mattanza 22 anni fa
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Arriva da Roma la clamorosa svolta per l'omicidio di Elisea Marcon e la figlia adottiva Cristina De Carli. Il Dna di Gaetano Tripodi, morto nei giorni scorsi in carcere a Forlì dov'era condannato all'ergastolo per la decapitazione della moglie avvenuto nel 2006, è il medesimo trovato su vestiti di madre e figlia, di Paese, ammazzate nel giugno 1998 a Rosolina Mare. Un cold case rimasto irrisolto per anni, che a marzo dell'anno scorso era arrivato ad un apparente epilogo...
Pubblicato su Il Mattino di Padova