La fuga disperata di Francesca e Pietro finita contro una porta chiusa a chiave
Il primo accoltellamento in camera da letto: i ragazzi hanno provato a scappare, ma il padre li ha inseguiti e finiti
trebaseleghe
Un corridoio lungo quattro metri, con le scie di sangue che disegnano traiettorie di trascinamento, di lotta, di accanimento. Le tracce ematiche, ripercorse a ritroso, conducono nella cameretta dove dormivano Francesca e Pietro, 15 e 13 anni. È cominciato tutto lì, probabilmente all’alba, quando Alessandro Pontin, il loro papà, si è svegliato. L’orrore della casa di via Sant’Ambrogio ha scosso persino i professionisti delle investigazioni scientifiche. E ogni scia di sangue suggerisce una sequenza di quella feroce aggressione, con...
Pubblicato su Il Mattino di Padova