Un solo agente era in servizio quella notte ma alle 4,30 Grisotto era ancora vivo
VICENZA
Alle 4,30 era vivo, alle 5 era già spirato. Ci sarebbe mezz’ora di “vuoto” nel periodo trascorso in carcere da Gelindo Renato Grisotto, prima che l’assassino reo confesso di Marano venisse trovato privo di vita nella sua cella. Un lasso di tempo in cui il suicidio si sarebbe potuto evitare, se il detenuto fosse stato tenuto sotto controllo come indicato da Procura e carabinieri che avevano chiesto un regime di sorveglianza speciale per una «situazione di fragilità psicologica»? È...
Pubblicato su Il Mattino di Padova