«L’ho visto spegnersi nel tempo inerme, con un mezzo sorriso»
Massimo Cacciari era legato allo scrittore da profonda amicizia e ha sofferto l’impotenza di fronte a un decadimento inarrestabile
il ricordo
Lo ha seguito con amore, in silenzio, andando quasi ogni giorno a trovarlo durante i 15 anni della sua malattia. Aiutandolo a mettere insieme i manoscritti del suo ultimo libro. Un fratello che si è occupato di lui, fine intellettuale, anche nel momento in cui la malattia lo aveva trasformato in un corpo inespressivo e apparentemente insensibile. Con lui, un sodalizio che durava da molti anni. E una forte sintonia intellettuale. Massimo Cacciari riorda: «L’ho visto l’ultima volta...
Pubblicato su Il Mattino di Padova