Il testamento di Cloe: «Sono brutta. Un’offesa al genere femminile. Non faccio neppure pietà»
Le ultime, toccanti, parole della donna arrivata a una difficile, dolorosa femminilità da un altro sesso, morta nel rogo del camper in cui viveva
Due testamenti: uno scritto di proprio pugno e quello spirituale; racconti sul male di vivere, di una condizione in bilico tra il dolore e la difficoltà di trovare una via d’uscita. Scritti lucidissimi e per certi aspetti tragici che Luca “Cloe” Bianco ha affidato a un blog chiamato «PERsone TRANSgenere». Pubblichiamo qui di seguito l’articolo in cui annuncia la sua libera morte. E un altro in cui racconta di se stessa. Di come si vedeva. E della considerazione che, a...
Pubblicato su Il Mattino di Padova