Obitorio chiuso e la salma finisce a Castelfranco
CAMPOSAMPIERO. «Non doveva morire fuori orario d’ufficio, quando l’obitorio è chiuso». È un’ironia amara quella di Paolo Bellotto che ha dovuto trasferire a Castelfranco la salma del papà Dino, 87...
CAMPOSAMPIERO. «Non doveva morire fuori orario d’ufficio, quando l’obitorio è chiuso». È un’ironia amara quella di Paolo Bellotto che ha dovuto trasferire a Castelfranco la salma del papà Dino, 87 anni, morto improvvisamente d’infarto lunedì sera alle 19, nella sua casa di via Zanella 11. «Abitiamo a poco più di un chilometro dall’ospedale eppure, quando abbiamo chiamato il 118, l’ambulanza è arrivata da Cittadella, quasi in contemporanea con l’elisoccorso, ma per mio padre non c’è stato nulla da fare». Dino...
Pubblicato su Il Mattino di Padova