Mogli, bambini, mariti: una lunga fila di sacchi racchiude chi non ce l’ha fatta tra le grida dei sopravvissuti del mare
Arrivavano da Paesi di guerra e di diritti negati: Iran, Afghanistan e Pakistan, quei Paesi di cui l’Occidente racconta le persecuzioni, la miseria, la negazione dei diritti senza riuscire a trovare alternative alla roulette dei viaggi clandestini
PALERMO. C’è una fila di sacchi bianchi sull’arenile, uno accanto all’altro, e sembrano capodogli spiaggiati. Alcuni grandi, alcuni più piccoli, dentro ci sono i bambini e anche un neonato. Accanto piangono i sopravvissuti che delle vittime finite dentro ai sacchi presumibilmente erano mogli, mariti, fratelli, a volte solo compagni di viaggio.
A Steccato di Cutro, località balneare calabrese dove la costa è punteggiata da villaggi e resort, si è consumata la scorsa notte una delle più grandi tragedie delle migrazioni nel...
Pubblicato su Il Mattino di Padova