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Strage di migranti davanti a Crotone, tra le 60 vittime un bimbo di pochi mesi. Piantedosi: “Il barcone ha urtato una secca e si è sbriciolato”. Il parroco benedice le salme: “Arriviamo sempre dopo”. Fermato lo scafista

Tra i corpi recuperati 12 minori e 33 donne. I superstiti sono 80. Il sindaco: «Il mare continua a restituire corpi. Calabria in lutto, dov’è l’Europa?»

ROMA. Ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno, tra le vittime del naufragio di migranti in Calabria. I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età. Le vittime fino ad ora recuperate sono quasi 60. Tra loro 12 minori e 33 donne. Sul luogo della tragedia si è recato il ministro dell’Interno Piantedosi, che ha presieduto una riunione in Prefettura sul coordinamento dei soccorsi. «Il barcone ha urtato una secca e si è sbriciolato», ha dichiarato. «Potrebbero esserci una ventina di dispersi».

La procura di Crotone, guidata da Giuseppe Capoccia, ha aperto un fascicolo di indagine per disastro e omicidio colposi, e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Migranti: parroco benedice salme, "Arriviamo sempre dopo"

«Ho finito di celebrare messa e sono venuto qui sul luogo di questa tragedia. Mentre benedicevo mi sono chiesto: perché arriviamo solo dopo la morte?». Lo ha detto il parroco di Botricello (Catanzaro), don Rosario Morrone, che ha raggiunto la spiaggia di Steccato di Cutro, nel Crotonese, a pochi chilometri di distanza dal suo comune. «Non possiamo organizzarci per arrivare prima che muoiano?»

Crosetto: “Tragedia enorme, l’Europa faccia sentire la sua voce”

«È un'enorme tragedia quella avvenuta oggi sulle coste calabresi. Un bilancio drammatico che sale di ora in ora. Le immagini delle persone scomparse, tra cui anche bambini e neonati, stringono il cuore. Si tratta di un'ennesima ferita all'umanità di tutti noi». Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che attacca gli «scafisti senza scrupoli» e osserva: «l'Europa deve far sentire la sua voce e deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con i Paesi di partenza dell'immigrazione illegale».

Letta: “Fermare la strage, servono risposte politiche”

«Una giornata drammatica, l'ennesima. Esprimo tutto il cordoglio possibile per questo dramma. Bisogna fermare questa strage del mare, bisogna che ci siano politiche europee e nazionali. C'è bisogno di rendere possibile che tutti coloro che possono fermare le stragi in mare, dalle autorità pubbliche alle Ong, possano farlo. Questa tragedia non può rimanere senza una risposta a livello politico e istituzionale». Così Enrico Letta al seggio Pd a Testaccio per votare alle primarie.

Metsola: “Ue ha bisogno di nuove regole per sfide migrazione”

«Gli Stati membri devono farsi avanti e trovare una soluzione. Ora. L'Ue ha bisogno di regole comuni e aggiornate che ci permettano di affrontare le sfide della migrazione». Lo dichiara sui social la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola affermando che «la tragedia avvenuta al largo delle coste di Crotone mi lascia rabbia e cuore spezzato». «Esistono piani per aggiornare e riformare le norme europee in materia di asilo e migrazione - aggiunge Metsola -. Gli Stati membri non dovrebbero lasciarli lì».

Naufragio migranti: Vescovo, "preghiera e indignazione"

«Le uniche parole di fronte a questa tragedia sono di dolore e preghiera. Ma anche e indignazione per le cause che hanno prodotto tutto questo, tra le quali ci siamo anche noi». Lo ha detto il vescovo di Crotone, mons. Raffaele Angelo Panzetta, dopo avere benedetto le salme dei migranti a Steccato di Cutro. «Dio - ha aggiunto - ama la vita e per queste persone avrà un posto speciale, visto che noi non siamo riusciti a darglielo. Questa tragedia può diventare scuola. Porti chiusi? Non si tratta solo del nostro Paese. È il mondo che è un crocevia di egoismi e di porte chiuse». 

Mattarella: «Indispensabile Ue governi fenomeno migratorio»

«È indispensabile che l'Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive», afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alla tragedia che si è consumata davanti alle coste calabresi. Nell'esprimere «il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi - cui va assicurata un'adeguata accoglienza - e il ringraziamento ai soccorritori», il Capo dello Stato sollecita un «forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico».

I fatti

Una barca di migranti ha fatto naufragio stamattina davanti alle coste di Steccato di Cutro, a una trentina di chilometri da Crotone. Secondo quanto si apprende dalle operazioni di soccorso, erano circa in 250 i migranti ammassati sul vecchio barcone che non ha retto al moto ondoso spezzandosi in due e facendo cadere in mare i migranti. Sono 80 i migranti finora tratti in salvo, ventuno di loro sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Crotone, ma non versano in condizioni critiche. Gli altri 59 superstiti sono già stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto. 

Il barcone era partito quattro giorni fa dal porto di Izmir, in Turchia, rende noto la Guardia di finanza spiegando che l'imbarcazione era stata avvistata nella serata di ieri a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo dell'agenzia europea Frontex in pattugliamento. Scattato l'allarme, erano salpati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientrare agli ormeggi. È stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l'allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, non è stato possibile fare altro che constatare lo spezzamento del barcone ormai completamente distrutto dalle onde. Le vittime saranno portate nel Pala Milone, il palazzetto dello sport che sorge nel centro di Crotone.  Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Crotone, guidati dal colonnello Raffaele Giovinazzo, su una persona sospettata di essere uno degli scafisti dell'imbarcazione. 

In prefettura il centro soccorsi

E' stato attivato nella Prefettura di Crotone il Centro coordinamento dei soccorsi per fare fronte all'emergenza seguita alla tragedia di Steccato di Cutro. In Prefettura si è anche tenuta una riunione presieduta dal prefetto Maria Carolina Ippolito. I superstiti del naufragio saranno ospitati nel centro Cara e una trentina di loro verranno trasferiti in ospedale.

Arcivescovo di Crotone: «Non abituiamoci, è un monito alla nostra coscienza»

«Questa ennesima terribile tragedia è un appello alla nostra coscienza, soprattutto a non abituarci a queste tragedie, perché purtroppo il reiterarsi di questi episodi rischia di farli diventare, terribilmente, un'abitudine di fronte alla quale non riusciamo a reagire con le nostre coscienze», afferma monsignor Angelo Raffaele Panzetta. L’arcivescovo di Crotone-Santa Severina si è subito recato sul luogo della tragedia per rendersi conto di persona di quanto accaduto e portare anche un segno di partecipazione di tutta la comunità diocesana. «Queste tragedie - osserva monsignor Panzetta - devono essere un ennesimo richiamo, un monito, affinché le sofferenze di chi si trova a dover lasciare la propria terra, a dover partire, siano prese sul serio da tutti coloro che hanno responsabilità da questo punto di vista, e che sia per tutti noi un appello anche alla partecipazione, per il compito che ognuno ha nella società».

Fratelli d’Italia: «La tragedia non ha relazione con il dl Ong»

«La sinistra che specula sulle vite umane perse nella tragedia dei migranti al largo di Crotone deve vergognarsi. Quanto accaduto non ha alcuna relazione con le normative, più trasparenti, cui devono attenersi le Ong. Occorre fermare i trafficanti di esseri umani che in cambio di denaro, anche con meteo fortemente avverso, organizzano viaggi della “speranza”. In queste ore di dolore e cordoglio occorre ricordare che il “mare nostrum” è il mare dell'Europa della cui sicurezza non si può occupare solo l'Italia»,dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Francesco Michelotti.

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«È qualcosa che non si vorrebbe mai vedere. Il mare continua a restituire corpi. Tra le vittime ci sono donne e bambini» commenta Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, il comune del crotonese dove è avvenuto il naufragio. «si vedono i resti del barcone su 200-300 metri di costa. In passato c'erano stati sbarchi ma mai una tragedia così». «Sono profondamente addolorata per il terribile naufragio al largo delle coste calabresi. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia. Tutti insieme, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per il Patto sulla migrazione e l'asilo e per il Piano d'azione sul Mediterraneo centrale» scrive su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. E continua: «Tutti insieme dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi sul Patto sulla migrazione e l'asilo e sul Piano d'azione per il Mediterraneo centrale». 

«Ancora una catastrofe nel Mediterraneo. Dolore e sgomento per le vittime che si contano a decine. Uomini, donne e bambini. Intollerabile che l'unica via d'accesso all'Europa sia il mare. L'assenza di missione di ricerca e soccorso europea è un crimine che si ripete ogni giorno» Così un tweet di SeaWatch, l'organizzazione tedesca no-profit che opera nel Mediterraneo centrale. 

Malpezzi (Pd): «Tragedia devastante, serve politica comune europea»

«La devastante tragedia di Crotone che ha spazzato via tante vite umane ci dice solo una cosa: senza una politica comune europea, sempre più urgente, non sarà possibile affrontare il tema drammatico dell'immigrazione», così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

Azione: «Dopo la tragedia il governo torni indietro»

«Ogni persona che abbia senso di umanità deve tacere e interrogarsi sulla tragedia di Crotone. Non ci è riuscito il ministro Piantedosi il quale ha detto la più ridicola delle banalità: bloccare le partenze. Neanche lo sfiora l’idea sul che fare una volta che un barcone carico di drammi è partito. La destra ha fatto la campagna elettorale e vinto le elezioni vendendo illusioni agli italiani, blocchi navali, blocchi delle partenze, arresti e multe alle Ong. Con il risultato che dal primo gennaio al 23 febbraio 2023, con il governo Meloni-Salvini, gli sbarchi sono triplicati rispetto al 2021. Per ritrovarci, oggi, 26 febbraio, con centinaia di donne, uomini e bambini finiti centro quella tomba chiamata Mediterraneo- afferma Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. Il governo non è riuscito a smuovere di un centimetro l’approccio dell’Unione europea sui migranti e allora ha scelto di prendersela con le Ong. Quei cadaveri pesano sul governo italiano ma anche sull’Unione europea e su quei leader che in nome della difesa dei confini si rendono corresponsabili di queste tragedie. Magari difendono anche il diritto alla vita, negandolo però ai migranti. Il governo Meloni provi a far finire la pacchia, ma ai migranti e non all’Europa».

Parroco di Steccato di Cutro: «Ho visto la carne di Gesù Cristo sulla sabbia, l’apocalisse»

«Ho visto la carne di Gesù Cristo sulla sabbia», afferma don Pasquale Squillacioti, parroco di Steccato di Cutro, luogo del tragico naufragio. «Gesù è presente anche in loro, al di là delle varie professioni di fede - afferma -, stamattina sono stato sul posto prima delle celebrazioni, una situazione disastrosa, un'apocalisse. I corpi erano coperti da lenzuola bianche, ho potuto vedere il corpo senza vita di un ragazzino che avrà avuto circa 10 anni. L'apocalisse. E non è la prima". "Le parole che si dicono adesso sono di più - conclude il parroco -, bisogna prendere atto di quello che è successo e in qualche modo, nel nostro piccolo, fare qualcosa, perché le parole in queste circostanze sono sempre fuori posto».

Conte: «Ue sia veramente presente, basta slogan»

«Decine di morti, anche bambini. Vite ingiustamente spezzate. Il Mediterraneo si macchia ancora di sangue. Ora serve mettere da parte gli slogan e far sì che l'Europa sia davvero presente, solidale e compatta nel gestire e controllare i flussi migratori. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri valori, alla speranza che era negli occhi di chi oggi ha trovato la morte», scrive su Fb il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte.

Renzi: «Bloccare i trafficanti non le ong»

«Ancora una strage di migranti in mare. E ancora una strage di bambini. Lo abbiamo detto anche questa settimana in Senato: vanno bloccati i trafficanti di uomini, non le ONG e i volontari che provano a salvare vite. Un dolore indicibile, scrive su Fb Matteo Renzi

Meloni: «Profondo dolore per le vite stroncate dai trafficanti di uomini» 

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime «il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del “biglietto” da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di una immigrazione senza regole».

***In aggiornamento

Pubblicato su Il Mattino di Padova