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L’ex moglie di Daniele De Rossi condannata a 7 anni e 2 mesi per rapina ed estorsione

Tamara Pisnoli nel 2013 fece picchiare l’imprenditore Antonello Ieffi (ex compagno di Manuela Arcuri) per 200 mila euro: «Sai quanto ci metto a farti ammazzare?»

Tamara Pisnoli, ex moglie dell’ex campione della Roma e della Nazionale Daniele De Rossi è stata condannata a 7 anni e 2 mesi per rapina, estorsione e lesioni. Insieme con altri due imputati, Francesco Camilletti e Francesco Milano, andrà in carcere.

I fatti risalgono al 2013, quando l'ex compagna dell'allenatore Daniele De Rossi, storica bandiera della Roma, insieme ad altre persone ha preteso 200 mila euro da un imprenditore a cui aveva precedentemente versato oltre 80 mila euro «per l'acquisto di una licenza per un impianto di fotovoltaico», si legge negli atti. L’imprenditore coinvolto suo malgrado nella faccenda si chiama Antonello Ieffi (ex compagno di Manuela Arcuri) ed è noto anche per essere finito al centro della prima inchiesta su una mancata consegna di mascherine in epoca Covid, un’indagine da cui poi Ieffi è uscito indenne. Ma questa è un'altra storia. Perché esattamente 10 anni fa Ieffi non interpretava la parte dell'indagato, ma della vittima.

Per quei soldi dovuti alla Pisnoli l'imprenditore è stato massacrato: gli hanno rotto il naso. Secondo l’accusa l'ex compagna di De Rossi lo avrebbe fatto portare al suo cospetto, in casa, facendolo picchiare. «Sai quanno ce metto a fa ammazzà 'na persona? Basta che metto 10 mila euro in mano a un albanese, non ce metto niente», avrebbe minacciato Pisnoli. «Sono stata truffata. Ho invitato Antonello Ieffi a casa mia per cercare di risolvere una questione di soldi in modo civile, trovando una soluzione per la vendita di una licenza. Non ho mai detto a qualcuno di picchiare Ieffi»  si è poi difesa in aula la donna.

«Ero spaventata - ha aggiunto - Manuel Severa (già condannato in via definitiva a 7 anni di carcere, ndr) lo prende a pugni. Mi metto paura e scappo. Anche un’altra persona picchia Antonello Ieffi. Non mi ricordo se erano due o tre. Passano con Ieffi tutto pieno di sangue. Lo portano via. Per me era morto».

Ieffi non era morto. E di lì a poco Tamara Pisnoli venne arrestata. Adesso una condanna che «coglie assolutamente di sorpresa», la donna che commenta: «Sono certa che alla fine del processo la mia buona fede verrà riconosciuta».

Pubblicato su Il Mattino di Padova