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La sorella di Giulia: ha saputo del tradimento a gennaio. Lo sfogo su Instagram: “Alessandro è un mostro senza cuore”

Le dichiarazioni a verbale: pensò di non tenere il figlio. I primi problemi nel 2021

MILANO. Da circa sei mesi Giulia Tramontano sapeva che il fidanzato la tradiva con un’altra ragazza. È alla sorella minore che la ventinovenne lo aveva confessato: «Alessandro - racconta lunedì scorso a verbale Chiara Tramontano - le aveva confidato di avere un’altra relazione sentimentale con un’altra ragazza e che, per via di questa situazione, lei stava pensando di abortire in quanto era incinta di Alessandro». La sorella ancora non sa che Giulia è morta per mano di Impagnatiello dal precedente sabato sera. Secondo Chiara, le «problematiche sentimentali» tra i due in realtà andavano già avanti da quando hanno» iniziato la convivenza (...) nel febbraio 2021».

Della crisi in corso con il fidanzato Giulia ne parlerà anche il mese successivo ai genitori. «Nostro padre Franco le riferiva che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l’aiuto possibile - spiega Chiara -. Giulia riferiva che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago temporaneamente in attesa di trovare un’altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori». Tuttavia, un paio di mesi dopo Giulia dirà alla sorella che andrà via qualche giorno con Impagnatiello ad Ibiza.

«Io fin dall’inizio non ho mai avuto una grande stima di Alessandro, cosa questa fatta notare anche a Giulia. I rapporti tra me e mia sorella - mette a verbale Chiara - rimanevano sempre quotidiani tramite messaggi o chiamate, ma il 5 aprile 2023 io e Giulia abbiamo avuto una discussione perché lei mi riferiva che, a distanza di qualche giorno, sarebbe a Ibiza insieme ad Alessandro ed io non ero d’accordo».

Per circa un mese i rapporti tra le sorelle si sarebbero «leggermente raffreddati», almeno fino ai primi giorni di maggio «quando entrambe siamo andate a casa dei nostri genitori e in quell’occasione abbiamo ripreso normalmente i rapporti. Da quel periodo fino a mezzanotte e 57 di sabato 26 maggio abbiamo sempre mantenuto i contatti». Poi, nel pomeriggio di domenica, «la situazione è diventata anomala» quando Chiara viene chiamata dalla madre che le chiede se avesse sentito Giulia. Lo stesso farà di lì a poco anche una collega di lavoro della sorella.

«In quel momento ho capito che c’era qualcosa di strano e ho provato per tutta la notte a contattare Giulia senza avere risposte». In serata su Facebook Chiara viene contattata dalla ragazza italo-inglese di 23 anni con cui Impagnatiello aveva avuto una relazione parallela. «Mi riferiva di aver contattato Giulia per confessarle questa situazione e di essersi incontrate all’Armani Hotel di Milano. Mi riferiva inoltre che Alessandro era a conoscenza di questo incontro senza però aver preso parte allo stesso», si legge testualmente sempre nei verbali. Sempre la ragazza italo-inglese le fa sapere di «essere rimasta in contatto con Giulia durante la serata ma dalla stessa riceveva messaggi a suo dire strani». In una telefonata di domenica mattina Alessandro «mi diceva Giulia era a casa a dormire». Una delle tante bugie perché la sorella era già morta e il suo corpo era nascosto nel box del palazzo di via Novella.

«Quanta vita c’era prima, volevamo solo viverla insieme». Sono le parole scelte da Chiara per ricordare stamattina sua sorella Giulia sui social. Lo fa con uno scatto di famiglia, e con l’aggiornamento dello status. «Sono la sorella di Giulia e la zietta di Thiago. Sarò sempre con voi» scrive. Con una lettera immaginaria scritta alla mamma Giulia da Thiago, Chiara Tramontano torna poi a parlare in una storia su Instagram dell'omicidio. «Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore». «Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi!». «Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà».

Tra i primi a lanciare un Sos per cercare la sorella, Chiara ha anche dato vita a una raccolta fondi insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia, in cui lavora. «Mi sono imbattuta nel tuo sorriso contagioso, nei tuoi occhi pieni di vita e nel tuo orgoglio e nella tua emozione mentre stringevi il pancione» racconta sul social mentre in poche ore è stata raggiunta la soglia dei 15mila euro, obbiettivo della campagna. I messaggi sono profondi, strazianti. «È difficile trovare una foto in cui tu non splenda. Hai il viso di chi non conosce cattiveria - scrive -. Troppo ingenua per capire in che trappola ti trovassi».

Pubblicato su Il Mattino di Padova