Morto per l’amianto: 1,6 milioni di risarcimento ai familiari
Aveva lavorato per 14 anni a contatto con le fibre cancerogene, si è spento a 62 anni per un mesotelioma pleurico
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Gli sono stati fatali tre anni di lavoro tra il 1976 e il 1979 a contatto con l’amianto, come manutentore presso le Officine Cavalletto, e poi tra il 1984 e il 1990 presso lo stabilimento Sava di Porto Marghera, alle dipendenze di Trenitalia: il lavoro del signor G. L. era quello di occuparsi della manutenzione dei forni, all’epoca coibentati di amianto, che veniva tolto con scalpello, raschietto, mola a disco; poi, presso le Ferrovie, la sostituzione dei ferodi nei passaggi...
Pubblicato su Il Mattino di Padova