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Sant’Elena, l’ultimo saluto a Chiara Scantamburlo

La 19enne ha perso la vita in un incidente stradale a Maserà. Don Andrea Pellegrini: «Chiara non ha avuto paura, ha saputo coltivare la sua spiritualità»

Vicino al feretro la sua maglia della pallavolo con la numero 12.

Sono centinaia le persone che hanno dato il 2 luglio, nella chiesa di Sant’Elena, l’ultimo saluto a Chiara Scantamburlo: in molti sono stati fuori dalla chiesa, dove era installato un maxi schermo.

La 19enne ha perso la vita in un incidente stradale a Maserà nella notte tra sabato 22 giugno e domenica 23 giugno: stava tornando dal cinema The Space di Limena, dove era stata con un’amica per una spettacolo della mezzanotte, quando una Opel Mokka, con a bordo un 63enne di Milano, si è scontrata con la sua Fiat Punto.

Chiara era molto attiva in parrocchia, come animatrice e cameriera alle feste, amava la pallavolo e lavorava come cameriere di sala all’Abano Ritz Hotel.

«Chiara non ha avuto paura, ha saputo coltivare la sua spiritualità», ha detto don Andrea Pellegrini durante l’omelia. «Cari giovani, che lei vi sia d’esempio. Non vergognatevi di accogliere Dio nella propria vita, vi renderà con Chiara, sempre positivi, sorridenti e altruisti».

«Quando penso a Chiara la prima cosa che emerge nella mia mente è la sua voglia di vivere, la voglia di fare esperienze, di creare ricordi. Ogni volta era sempre un “tu cosa fai domani?” e già non riuscivi a rispondere che subito lei diceva “avevo pensato di…”, ed ecco che iniziava l’elenco di posti dove andare, persone da incontrare, musica da ascoltare», ha letto un’amica. «Alle elementari tutti la volevano vicino, volevano essere sua amica, per poter essere illuminati dalla sua luce fatta di gioia e gentilezza».

Anche il vescovo di Padova Claudio Cipolla, con una lettera, ha voluto lasciare un pensiero per la ragazza: «Chiara, una ragazza nel fiore dell’età, ora vive nella pienezza della vita. Sono vicino alla famiglia. Vi saluto con tutto il mio affetto. Non è tempo di insegnamenti, ma di silenzio».

Ha letto poi un ricordo anche il sindaco Valentina Businarolo: «Ti cercheremo sempre tra di noi, tra gli animatori e tra i bambini. Cantavamo Tiziano Ferro assieme, ricordi? Ci siamo visti due giorni prima che ci lasciassi: quanto hai dato a questa comunità Chiara, tantissimo, è doveroso ricambiare, per te e la tua famiglia. La tua Sant’Elena ti abbraccia: ci hai insegnato il valore dell’amore».

Pubblicato su Il Mattino di Padova