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Così è stata uccisa Vincenza Saracino: due colpi, uno alla mandibola e l’altro alla gola

La cinquantenne trevigiana è morta per dissanguamento. Esclusa la rapina: la borsa e la busta della spesa sono state trovare vicino al cadavere

Vincenza Saracino, la cinquantenne trevigiana uccisa in un casolare a Treviso, ai confini con Preganziol, è stata colpita due volte con un'arma a punta.

Un colpo è stato inferto alla mandibola e, quello fatale, al collo che le ha poi trapassato la gola. La donna, secondo le prime ipotesi, è morta per dissanguamento sul luogo dove è stata ritrovata anche se sarà l'autopsia, disposta dal pubblico ministero Giovanni Valmassoi, a stabilire con esattezza i dettagli.

I carabinieri, durante il sopralluogo, hanno ritrovato il cellulare della vittima, poco distante dal cadavere.

A ritrovare la donna, durante le ricerche, è stato un militare dell'Arma che, passando davanti al casolare di via Maleviste, si è accorto che da un cespuglio spuntava il cavalletto della bicicletta elettrica di Vincenza Saracino. Pochi metri più in là è stato trovato il corpo della donna.

Sulle mani della vittima non c'erano segni da difesa.

Esclusa l'ipotesi della rapina: la borsetta e la busta della spesa sono state trovate vicino al cadavere.

Pubblicato su Il Mattino di Padova