In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni
  • Home
  •  > Notizie
  •  > Tragedia nel padovano: uomo muore stritolato da un mezzo agricolo

Tragedia nel padovano: uomo muore stritolato da un mezzo agricolo

È successo a San Martino di Lupari, dove la vittima, Gianni Zanetti, è finita, per cause ancora da chiarire, dentro a un carro miscelatore. Il cordoglio della Uil: «Settore agricolo esposto a gravi incidenti»

Tragedia a San Martino di Lupari, nell’Alta padovana: un agricoltore di 52 anni ha perso la vita nella propria azienda. Come ogni giorno, Gianni Zanetti – l’uomo che è morto tragicamente - si era recato nell’azienda agricola di famiglia per occuparsi dei capi di bestiame che accudiva per conto terzi. Ma - per cause in corso di accertamento - è finito dentro al carro miscelatore, morendo stritolato.

Il dramma si è consumato intorno alle 12.30 di domenica 7 luglio in via del Confine a San Martino di Lupari. Sono stati i familiari a lanciare l’allarme non vedendo l’uomo rientrare per l’ora di pranzo. Giunti nell’azienda agricola, hanno purtroppo constatato la morte dell’uomo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Martino di Lupari, il personale sanitario del Suem, lo Spisal, il sindaco del paese e i vigili del fuoco di Cittadella che hanno provveduto a smontare il mezzo agricolo per procedere al recupero della salma.

Il pm incaricato ha predisposto che il macchinario sia posto sotto sequestro e che il corpo resti a disposizione della procura. Il cordoglio della Uil

«La Uil Veneto esprime la sua vicinanza alla famiglia della vittima di un incidente sul lavoro accaduto oggi nell’Alta padovana – commenta il segretario generale della Uil Veneto Roberto Toigo - A perdere la vita è stato un agricoltore, all’interno della sua azienda, dove si occupava di alcuni capi di bestiame che seguiva per conto di terzi. Anche se in questi anni c’ è stato un calo significativo, il settore dell’agricoltura resta uno dei più esposti ad incidenti gravi e spesso mortali. Ma questa non può essere una giustificazione, né si può considerare ineluttabile una certa dose di rischio. Dalla grandissima impresa alla piccolissima azienda, la cultura della sicurezza deve essere al primo posto».

Pubblicato su Il Mattino di Padova