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Colpita da fulmine in spiaggia, morta dopo 10 giorni agonia

L'incidente il 3 agosto.Autopsia per fare chiarezza sui soccorsi

ALBA ADRIATICA, 13 AGO - L'aveva colpita il fulmine che il 3 agosto scorso si è abbattuto sulla spiaggia di Alba Adriatica affollata di bagnanti: Pamela Di Lorenzo non si è svegliata dal coma, è morta ieri all'età di 42 anni. Nel pomeriggio di oggi è cominciata la valutazione della compatibilità dei suoi organi con la donazione, nella speranza che la sua scomparsa possa consentire almeno di salvare altre vite. Questo potrebbe impegnare le equipe di medici fino a tarda sera per le operazioni di analisi ed eventuali espianti. Poi sarà eseguita l'autopsia disposta dalla Procura di Teramo su richiesta dalla famiglia, con l'obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto soprattutto durante la fase dei soccorsi. Pamela viveva con il marito e il figlio di dieci anni a poca distanza da quella spiaggia libera incastonata tra gli stabilimenti balneari Piccolo Chalet e Caraibi che è diventato luogo della tragedia. Nello stesso quartiere al confine con la vicina località di Tortoreto Lido era anche cresciuta e lavorava come barista. Quella mattina era al mare con un'amica. Aveva piovigginato, ma in spiaggia c'erano ancora tante persone. Poi all'improvviso, intorno a mezzogiorno, il lampo e il boato. La violenta scarica finita sulla sabbia ha ferito anche l'amica e una turista francese, ma la 42enne era la più grave: il suo cuore aveva smesso di battere. Immediati i drammatici soccorsi di chi si trovava sul posto. Due turisti, operatori sanitari, supportati dai bagnini, le hanno praticato per decine di minuti le estenuanti manovre del massaggio cardiaco. Ma il battito non riprendeva. Fino all'arrivo della prima ambulanza: solo il personale del 118 è riuscito a rianimarla grazie all'uso del defibrillatore in dotazione. La donna è stata poi trasportata in elicottero all'ospedale Giuseppe Mazzini di Teramo e ricoverata in condizioni disperate nel reparto di Terapia intensiva. Le altre due donne, anche loro portate in ospedale, sono state poi dimesse nei giorni successivi. Per Pamela, invece, ieri è finita la speranza: prima è arrivato l'accertamento della morte cerebrale, poi qualche ora dopo la dichiarazione del decesso. Sconvolta la cittadina di Alba Adriatica, dove la donna era molto conosciuta. (ANSA).

Pubblicato su Il Mattino di Padova