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In cinquecento per l’addio al panettiere Luca Vecchiato

Era partito con la compagna in moto per le vacanze in Abruzzo quando si è sentito male. In ospedale, a Padova, la diagnosi senza appello: tumore fulminante al fegato. Il dolore di amici e parenti al funerale nella chiesa del Carmine

Cinquecento le persone che la mattina di lunedì 19 agosto hanno voluto dare l’ultimo saluto, nella Chiesa del Carmine a Padova, a Luca Vecchiato, il re dei panificatori, deceduto a soli 55 anni domenica 11 agosto per un tumore fulminante al fegato.

La cerimonia funebre è stata celebrata da don Matteo Nalesso, che, nella sua omelia, ha osservato che adesso Luca porterà il pane anche nella vita eterna e che, nella sua vita terrena, ha sempre fatto del bene a tanta gente nel segno della solidarietà verso i più deboli e gli ammalati.

Tra i presenti l’assessore Antonio Bressa, l’ex sindaco e parlamentare Paolo Giaretta, Patrizio Bertin, presidente Ascom, il sindaco di Abano, Federico Barbierato, il presidente nazionale della Federpanificatori Natale Spinnato, arrivato da Palermo, il presidente dei primari ospedalieri Giampiero Avruscio, tutti i dipendenti sia della bottega di Piazza dei Frutti e sia del bistrot dentro il Centro San Gaetano, tantissimi panettieri di Padova e provincia ed anche tanti amici delle piazze.

Seduti tra i primi banchi davanti all’altare tutti i familiari più stretti, tra cui i genitori Gianfranco, in lacrime ed Esterina, la sorella Cristiana, la figlia Sara e la compagna Elisa.

Le testimonianze dei familiari e del prof. Avruscio hanno permesso di ricostruire gli ultimi giorni della sua vita. Vecchiato, in sella alla sua potente moto, è partito per le vacanze in Abruzzo tre giorni prima della sua morte assieme alla compagna Elisa. Si è sentito male ed è subito tornato a Padova.

E’ andato a farsi una visita dalla sua diabetologa, che gli ha consigliato di farsi subito una Tac nella Casa di Cura dell’Arcella. Si è aggravato ulteriormente ed è stato ricoverato alla Quinta Clinica Medica, guidata da Paolo Angeli, dove, nonostante le cure d’emergenza che gli sono state prestate, è deceduto l’11 agosto.

Pubblicato su Il Mattino di Padova