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Premariacco, ultraleggero precipita e prende fuoco: morti una studentessa di 15 anni e il suo istruttore

L’incidente vicino all’aviosuperficie di San Mauro. Le vittime sono Alessandra Freschet di Roveredo in Piano e Simone Fant, di Reana del Rojale

PREMARIACCO. Una studentessa friulana di 15 anni, Alessandra Freschet di Roveredo in Piano (Qui il ritratto), e il suo istruttore, Simone Fant, 31 anni di Reana del Rojale (Qui il ritratto), sono morti per le gravi ferite e ustioni riportare in un incidente aereo verificatosi nel primo pomeriggio di lunedì 2 settembre, in prossimità dell’aviosuperficie di San Mauro di Premariacco.

La giovane, che frequentava l’istituto Volta a Udine, stava effettuando un volo di ambientamento assieme al suo istruttore quando, improvvisamente, l’ultraleggero è stato visto precipitare e prendere fuoco. Entrambi gli occupanti del velivolo sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Udine.

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Che cosa è successo

La richiesta di aiuto è pervenuta alle 16.55 di lunedì 2 settembre alla sala operativa del comando dei vigili del fuoco di Udine, allertata dalla Sores (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria) per la caduta, appunto, di un velivolo ultraleggero. Inviata sul posto la squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Cividale, supportata dal funzionario di guardia del Comando friulano. I soccorritori hanno trovato un aeromobile completamente distrutto, che si era incendiato in un uliveto limitrofo all’aviosuperficie: i due occupanti del velivolo erano riversi a terra, gravemente ustionati.

Alcuni vigili del fuoco hanno aiutato il personale sanitario nelle operazioni di soccorso, il resto dei pompieri intervenuti hanno invece provveduto all’estinzione di alcuni focolai e alla successiva bonifica delle sterpaglie che avevano preso fuoco a seguito dell’incendio dell’aeromobile. Ancora da accertare le cause dell’incidente. Sul posto, per quanto di competenza, anche i carabinieri.

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La corsa in ospedale, poi il decesso

Successivamente, istruttore e studentessa sono stati portati all’ospedale di Udine in codice rosso con ricovero in terapia intensiva, le loro condizioni ritenute subito gravissime, data l’estensione, per entrambi, delle ustioni, di 3° grado su tutto il corpo.

Alle 22, la prima triste notizia. La morte di Alessandra. La seconda un’ora più tardi. Neanche Simone ce l’aveva fatta. Alessandra viveva in Convitto, al Volta. Dopo aver frequentato le scuole medie a Roveredo in Piano, si era trasferita a Udine ed era reduce dal primo anno di superiori. Lascia la mamma Elisa, che lavora in una gelateria di Roveredo in Piano, il papà Roberto e la sorella maggiore, diciassettenne.

Gli interrogativi

Restano ancora in fase di accertamento le cause del sinistro. Resta da chiarire, in primis, se la caduta del mezzo sia riconducibile soltanto alla particolare condizione atmosferica del volo, col vento, di fatto, unico responsabile dell’accaduto.

Pubblicato su Il Mattino di Padova