Manager morto sulla Marmolada, il padre al funerale: «Nessuna risposta a questa tragedia»

A Venezia, giovedì mattina 12 settembre, l’addio a Francesco Favilli, 44 anni, manager dell’azienda Scarpa trovato morto mercoledì 4 settembre sulla Marmolada assieme al compagno di cordata e di lavoro Filippo Zanin.

Alle 10 la bara in legno chiaro fa il suo ingresso nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. In chiesa lo aspetta la famiglia: c’è il papà Fabrizio, il fratello Giacomo, la sorella Federica, l’ex moglie Fosca Zane con i due figli, Michele e Irene di appena 8 e 11 anni, che si posizionano al limite dell’altare e lì rimarranno immobili, dall’inizio alla fine della cerimonia.

Alla cerimonia prendono parte cinquecento persone tra i colleghi dell’azienda calzaturiera Scarpa di Asolo dove lavorava, gli amici piemontesi di Ivrea, quelli dell’azienda di abbigliamento Rock Experience e il corpo del Soccorso alpino veneto.

Con passo lento il papà Fabrizio si avvicina al leggio, prende respiro, e trova la forza per ricordare il figlio: «Che dire di fronte a questo evento improvviso che ha travolto la nostra famiglia e quella di Filippo? Quando ci siamo trovati nella camera mortuaria per riconoscere le salme, ci siamo stretti e abbiamo solo pianto. L’atteggiamento migliore ora credo sia il silenzio. In questi giorni ho ricevuto messaggi e telefonate con una sola domanda: perché, perché, perché? Non c’è una risposta, noi fragili umani non possiamo interpretare il disegno del Signore, ma sono sicuro che la fede ci aiuterà a entrare in questo mistero, altrimenti cosa rimarrebbe? Solo il pianto e la disperazione».

Un pensiero va poi ai figli di Francesco, che hanno appena perso il padre: «Sono sicuro che il papà da lassù vi guiderà, vi accompagnerà in ogni vostro passo».

Pubblicato su Il Mattino di Padova