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Tragedia di Mestre, il prefetto: «Fatto originale e straordinario, sicurezza garantita»

Vertice d’urgenza dopo l’accoltellamento mortale. Pellos: «Ad agire una persona alterata senza precedenti». Brugnaro: «Morto con coraggio». Zaia: «Gravità inaudita»

Il prefetto di Venezia Darco Pellos, sabato mattina 21 settembre, ha convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica urgente in merito all’episodio avvenuto durante la notte: un giovane accoltellato a morte in Corso del Popolo a Mestre perché ha tentato di sventare una rapina.

«Siamo addolorati e impressionati per prima cosa per la perdita di una vita umana: il primo pensiero va a questo ragazzo, che ha compiuto un atto di altruismo straordinario, assieme al giovane che era con lui, a tutta la sua famiglia, e ai “compagni” che lo piangono», ha detto il prefetto, «Consideriamo quanto avvenuto come un fatto originale e straordinario, non legato all’etnia, alla razza o alla religione ma all’alterazione da parte della persona in questione, uno stato non razionale».

Gli esami sull’uomo fermato sono in corso: si dovrà capire in che condizione si trovasse al momento dello scippo degenerato in rapina e successivamente in omicidio.

Da quanto emerso, sembra non avesse precedenti, né fogli di via o altri provvedimenti pendenti.

Il prefetto ha rassicurato la cittadinanza, spiegando che la sicurezza in città è garantita: «La persona che ha commesso il delitto è stata subito presa e assicurata alla giustizia dalle forze di polizia».

Pellos ha inoltre sottolineato che, rispetto agli elementi in mano agli inquirenti, si tratta appunto di una situazione legata allo stato di alterazione di un singolo e che dunque non va strumentalizzata. «Mestre è interessata da operazioni ad alto impatto, anche venerdì sera ne erano in corso due, una delle quali proprio in quella zona», ha evidenziato, «Ci stringiamo al dolore della famiglia e dei compagni». Il prefetto ha ripetuto l’auspicio che quanto avvenuto «non venga strumentalizzato». Il sindaco Brugnaro

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha partecipato alla riunione di coordinamento assieme a tutte le forze dell’ordine.

«A nome mio e di tutta la città, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e agli amici di Giacomo Gobbato, che sabato notte ha perso la vita tentando generosamente di sventare una rapina. Questo è il momento del cordoglio e del dolore. Non ci sono parole», ha detto il sindaco, «Massima fiducia nelle forze dell’ordine e negli inquirenti, che hanno già fermato il soggetto e stanno conducendo le indagini per ricostruire i fatti. Ci sarà tempo per esperire la mia amarezza e le mie convinzioni». Il presidente Zaia

«Quanto accaduto a Mestre è di una gravità inaudita. Un fatto sul quale sono sicuro che gli inquirenti sapranno fare luce rapidamente, anche a tutela di tutta la comunità. La mia vicinanza, il dolore e il cordoglio di tutta la Regione del Veneto vanno alla famiglia del giovane deceduto in seguito all’accoltellamento. È sconvolgente che Giacomo possa avere perso la vita nel tentativo di aiutare una donna aggredita in pieno centro a Mestre, una persona in grave pericolo per la quale lui e un amico non si sono girati dall’altra parte. Sto seguendo l’evolversi della situazione anche del ferito, al quale auguro una pronta guarigione».

Lo dichiara il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.

«Un episodio del genere non può lasciare indifferenti – conclude Zaia –. La sicurezza è uno dei cardini della nostra società e non si può lasciare che accadano fatti del genere in una città, Mestre, dove convivono cittadini e migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. È necessario che sia posta maggiore attenzione alla sicurezza e che, per quanto possibile, si pensi ad un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine».

Pubblicato su Il Mattino di Padova