Il killer: «Mi ha puntato l’arma, ho cercato di reagire e ho sentito un colpo»
L’autore del delitto di Piombino Dese crolla dopo otto ore di interrogatori ma la confessione è ancora piena di vuoti e contraddizioni
PADOVA. Per molte ore, dalle 10 di martedì mattina, ha tenuto duro, confermando solo normali e corretti rapporti di lavoro con il consulente aziendale di Moncler, Ezio Sancovich. Poi, incalzato da contestazioni sempre più pesanti, ha confessato l’omicidio, tanto che l’avvocato Paolo Zorzi è stato convocato in caserma nel pomeriggio per l’interrogatorio con tutte le garanzie difensive previste dal nostro ordinamento nei confronti di un indagato. Renato Rossi, visibilmente scosso, gli occhi arrossati e un pensiero fisso alla compagna...
Pubblicato su Il Mattino di Padova