Strage di Rovigo, l'ex moglie fatta inginocchiare e uccisa a bruciapelo
Dopo averla "giustiziata" sotto gli occhi dei due figli, l'albanese ha freddato la suocera e ferito il suo convivente, poi si è suicidato
ROVIGO. Un’esecuzione: calcolata, studiata e messa in pratica. Afrim Begu si è presentato alle sue vittime con un pacco dono e un sacchetto con una cinquantina di proiettili. La strage avvenuta venerdì, alle 18, nel casolare a Fenil del Turco, una frazione di Rovigo, a pochi passi dal rifugio per cani Cipa, era nella testa del 42enne albanese, chissà da quanto. Se ne era andato poco prima da quella casa dove aveva tentato di incontrare i figli.
Invano. Era...
Pubblicato su Il Mattino di Padova