Arrivederci, Nina Da una lapide sboccia una storia
Il destino di una giovane nobile russa a Venezia diventa un libro. La presentazione in cimitero
di Silvia Zanardi
Aveva 25 anni, si chiamava Anna Jakovlevna Sluckaja e a Venezia sognava di iniziare una nuova vita con l’uomo che amava. Lontano dalla sua Pietroburgo e da un padre a cui, probabilmente, aveva nascosto di essere incinta. Di lei sono rimasti solo un nome e un addio incisi su una pietra del cimitero di San Michele: “Dosvidania, Nina!”. Un saluto che trent’anni fa ha incuriosito un professore e giornalista milanese, Claudio Facchinelli, che alla storia di questa...
Pubblicato su Il Mattino di Padova