L’esodo disperato dei trentini in poche ore l’addio a tutto
Cacciati dagli austro-ungarici finiscono nelle “città di legno”, veri e propri lager Quelli fatti evacuare dagli italiani sono dispersi in 69 province, in tendopoli
di Francesco Jori
Due direttrici diverse, un’unica diaspora, una comune tragedia. Per gli italiani che all’epoca vivono in un Trentino parte dell’impero asburgico, la Grande Guerra vuol dire comunque esodo. La loro terra è ridotta a un ininterrotto campo di battaglia, che li costringe ad abbandonare case, beni e campagne per diventare di colpo profughi: l’esercito austriaco ne fa evacuare 70 mila verso nord, quello italiano 30 mila verso sud. Nel giro di pochi giorni, in certi casi addirittura solo...
Pubblicato su Il Mattino di Padova