Morte di Sandrine, sette giorni per la verità
Rivolta di Cona: ipotizzati i reati di sequestro e rissa. Attesa la relazione sul decesso della giovane
VENEZIA. Sequestro di persona di una ventina di operatori del centro profughi di Conetta, che si sono ritrovati nell’impossibilità di lasciare la struttura, dopo che le uscite erano state bloccate dal fuoco di alcuni bancali; incendio doloso e danneggiamento; rissa, con ben cinque feriti tra i profughi: questi i reati che la Procura ipotizza per la notte ad altissima tensione del 2 gennaio al campo profughi di Cona, seguita alla morte della giovanissima Sandrine Bakayoko, 25 anni, trovata esanime nella...
Pubblicato su Il Mattino di Padova