«Sandrine, una persona non un problema»
Celebrato nella chiesa metodista di Padova il rito funebre della giovane donna morta nel campo profughi di Conetta
PADOVA. Il feretro di legno chiaro ricoperto di fiori bianchi è arrivato alle 16.30 nella chiesa metodista di corso Milano. All'interno c’era il corpo di Sandrine Bakayoko, 25 anni, la profuga ivoriana morta il 2 gennaio scorso nel centro di prima accoglienza di Conetta per una trombosi polmonare fuminante. Dietro al carro funebre il pullman dei richiedenti asilo che hanno voluto essere presenti all'addio della venticinquenne. Tra questi, con il cappuccio in testa e il volto provato, c'era anche Mohammed,...
Pubblicato su Il Mattino di Padova