Ucciso per una partita di eroina sparita
I due spacciavano insieme, ma Dragan era convinto che Venturini lo avesse ingannato
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VIGONZA. Ad uccidere Matteo Venturini, il trentottenne di Mirano ritrovato morente nelle acque del Tergola dopo essere stato bastonato a sangue, è stato il ventottenne serbo Dragan Miladinovic. L’ha fatto per un affare di droga. Una partita di eroina sparita. In quel mondo basta e avanza per stroncare una vita.
Ha avuto ragione quindi il pubblico ministero Roberto D’Angelo, il primo a imboccare con sicurezza la pista dell’omicidio quanto tutti erano convinti che si trattasse di un semplice suicidio.
Matteo...
Pubblicato su Il Mattino di Padova