Valvole killer, la vedova Benvegnù: "Mi chiedono 100 mila euro, così mi rovinano"
Azzerata la sentenza dei risarcimenti, la signora Margherita Sambin deve restitutire una somma che non possiede più
PADOVA. Margherita Sambin è la vedova di Antonio Benvegnù, il primo paziente morto a 51 anni il 23 febbraio 2002 per la rottura della valvola cardiaca prodotta dalla brasiliana Tri Technologies, una protesi difettosa.
In seguito a quel decesso, il pm Paola Cameran aprì l'inchiesta su quelle che, da allora, furono soprannominate le valvole killer: è stato uno dei maggiori scandali della sanità italiana.
In primo grado il tribunale di Padova pronunciò una raffica di condanne (tra gli imputati...
Pubblicato su Il Mattino di Padova