«Il calvario di Carlotta tra errori e carenze»
Il padre della bimba morta il 30 dicembre accusa gli ospedali di Padova e Dolo «Se solo avessi avuto il coraggio di portarti via in tempo saresti ancora qua»
Carlotta si poteva salvare e con danni limitati se non nulli? Sì, si poteva fare molto, a partire sicuramente dal primo giorno in pronto soccorso a Dolo, dove siamo stati rispediti a casa non diagnosticando la malattia che avanzava, nonostante le foto delle chiazze di sangue dal diametro preoccupante. Mi sento in colpa di non essere stato insistente, ma forse fa parte del mio carattere. Due giorni dopo, con situazione peggiorata, viene ricoverata sempre a Dolo, dove finalmente vengono fatti...
Pubblicato su Il Mattino di Padova