Righetto: «L’ultima patria dissolta tra le montagne»
Il nuovo lavoro dello scrittore padovano ritrae il dramma del Veneto dell’800 Un western sulla povertà e l’emigrazione che hanno cancellato paesi e culture
Matteo Righetto è un padovano di montagna, figura contraddittoria ma non inusuale. È uno di quei veneti di pianura che ha sempre avuto lo sguardo rivolto a nord, al punto in cui la strada comincia a salire e la natura severa prende il sopravvento. E anche come scrittore, dopo l’esordio nei territori piatti e violenti di “Bacchiglione blues” e “Savana padana”, ha cominciato a raccontare la montagna: sia in forma di avventura, che in quella più psicologica e interiore dell’ascesa...
Pubblicato su Il Mattino di Padova