Sopraffatto dai sensi di colpa, trapiantato minaccia il suicidio
Il ventiseienne, ricoverato nel reparto di Chirurgia epatobiliare, non sopporta l'idea di avere un fegato nuovo grazie a qualcuno che è morto
PADOVA. È stato uno dei fortunati che ha smesso di dover vivere nell’angosciosa attesa di un trapianto. Ma qualche giorno dopo l’operazione, la gioia per avere avuto salva la vita è stata sopraffatta dai sensi di colpa. Colpa che in questo caso, per il ventiseienne albanese ricoverato nella Chirurgia epatobiliare dell’Azienda ospedaliera, si traduce con la dipendenza da alcol che l’ha portato a distruggere il suo fegato.
E ieri intorno alle 12.30, l’uomo voleva farla finita. Minacciava di uccidersi...
Pubblicato su Il Mattino di Padova