La sua Honda Dominator per l’addio ad Alberto
Feretro accompagnato dagli amici centauri e in chiesa la sua moto preferita Il sacerdote: «Era come il buon samaritano, in viaggio per aiutare gli altri»
selvazzano
Il carro funebre di Alberto Rossato è arrivato sul sagrato della chiesa di Selvazzano ieri mattina pochi minuti dopo le dieci. A scortare fedelmente il feretro nel viaggio alla chiesa dove da piccolo era stato battezzato, un centinaio di centauri, amici di sempre e conoscenti, sulle loro motociclette e ad accoglierlo due ali di folla. Al suo arrivo le campane hanno suonato a festa come era nel desiderio della famiglia per ricordare un ragazzo sempre solare e pieno...
Pubblicato su Il Mattino di Padova