Caporalato a Soave truffa dei certificati scattano sei arresti
C’era un medico al centro del business di una cooperativa Ai domiciliari un finanziere delle “fiamme gialle” veronesi
VERONA
Tutti «abili»al lavoro, anche se molti di quei braccianti non li aveva nemmeno mai visti, anche se erano privi di permesso di soggiorno. Bastava pagare il medico giusto, compiacente, che per 50 euro trasformava un immigrato senza volto in un lavoratore in regola, da mandare sui campi. Il “caporalato” non esiste solo nelle campagne del Sud. C'è anche al Nord, in Veneto e in Piemonte, grazie a cooperative senza scrupoli e a medici che per il denaro facevano girare...
Pubblicato su Il Mattino di Padova