«Matteo ci chiederebbe di non arrabbiarci Lui è stato un dono»
L’addio al quarantenne morto in moto ad Auronzo Alla celebrazione un folto gruppo di colleghi della Komatsu
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«Venerdì mattina, alle 9, lungo la strada delle Dolomiti, Gesù era con lui. Era lì con Matteo. Era lì per non farlo cadere nella voragine del nulla e per prenderselo come angelo». La speranza di una vita ultraterrena, la fiducia che Dio ora sia davvero vicino, la consapevolezza che ora Matteo vive nella felicità: è su questo che si è fondato, ieri mattina, l’ultimo saluto a Matteo Contadin, il centauro di 42 anni vittima dell’incidente avvenuto cinque giorni...
Pubblicato su Il Mattino di Padova