A cento anni dalla Grande Guerra il pericolo di un nuovo nazionalismo
Un appello a superare la retorica monumentalistica: va recuperata la memoria materiale di quella tragedia: l'analisi
PADOVA.
Sono passati cento anni dalla Grande Guerra, eppure ne leggiamo ancora la memoria con gli occhi antistorici del fascismo: i monumenti che sono sulle nostre piazze infatti sono stati tutti costruiti o completamente rifatti dalla dittatura, la quale tuttavia non ha voluto trasmettere un ricordo di tanti giovani strappati ai loro affetti e alle loro comunità, ma una monumentalistica celebrativa di tipo nazionalista, trasfigurando la loro morte come atto eroico, per celebrare una sedicente vittoria, in una lettura...
Pubblicato su Il Mattino di Padova