Quella pagella cucita nella tasca del piccolo migrante affogato
La storia di un bambino morto nel Meditarraneo e quella di un'anatomopatologa che vuole dare un nome ai tanti morti
Aveva 14 anni, arrivava dopo chissà che spaventoso viaggio, dal Mali. È uno dei 40mila morti affogati, dal 2000 ad oggi, che hanno trasformato il Mediterraneo in uno sconvolgente cimitero.
Dall’altra parte c’è la fortezza Europa, un’Europa blindata, un’Italia soddisfatta dei respingimenti. Non ne arrivano più, li rispediamo in Libia, tutti contenti. In Libia dove sono torture, stupri, violenze e basta avere il coraggio di farselo raccontare da uno dei tanti profughi che ci sono passati. Magari basta solo...
Pubblicato su Il Mattino di Padova