Contro la riforma Stefani la conservazione a tutti i costi
I laudatores del “nulla si cambi, signora mia, sinno’ tutto se rompe”, mi sembrano davvero fuori dalla contemporaneità. Della globalizzazione ormai sappiamo tutto, anche le nefandezze, ma abbiamo imparato che è il nuovo che avanza e che nulla possiamo fare per contrastarla. Pure comprendo il disagio dei gilet parigini e dei pastori sardi, ma sappiamo che tutti dobbiamo fare i conti con un’economia che va affrontata con coraggio perché indietro non si torna.
Leggiamo il bisogno delle imprese del Nordest...
Pubblicato su Il Mattino di Padova