Serracchiani se n’è andato con un saluto ebraico di pace
Le ultime parole pronunciate alla soccorritrice prima del tentativo di rianimarlo La moglie Caterina: «Ai bambini ha trasmesso la passione per il disegno»
Le sue ultime parole sono state «Shalom, ma nishma», il saluto ebraico che significa «Ciao, come stai?», ma letteralmente anche «Pace». Se n’è andato così, mercoledì scorso a Venezia, Giorgio Serracchiani, 49 anni appena compiuti, padre di due bimbi di 10 e 7 anni, marito di Caterina Vignaduzzo e architetto da 20 anni del Padiglione Israele della Biennale di Venezia.
morte improvvisa
Residente a Padova, ma spesso per lavoro a Venezia, città dove aveva studiato allo Iuav e conosciuto...
Pubblicato su Il Mattino di Padova