Sospettato di un delitto che non c’era, rischia il processo per furto

Credeva di aver ucciso un uomo. E, al principio, lo stesso sospetto era stato coltivato dagli investigatori. Poi l’indagine, gli accertamenti tecnici sui tabulati telefonici e i risultati dell’autopsia hanno chiarito tutto. Anche il timore dello stesso protagonista della storia, Davide Franzolin, 35enne di Padova, convinto di essere un assassino che, invece, non era. Già perché seppure una lite c’era stata con il coinquilino e magari una spinta – i due condividevano un appartamento all’Arcella in via Jacopo da Montagnana...

Pubblicato su Il Mattino di Padova