Turandot alla Fenice con la regia di Ligorio
Dal 10 maggio l’opera di Puccini per otto repliche La direzione è affidata al maestro Callegari
Da quando un grande tenore come Luciano Pavarotti, divenuto un’icona pop, ha fatto diventare quasi una sua sigla personale il “Vincerò” di Calaf, la Turandot è un’opera popolarissima. Puccini, del resto, inventore di melodie indimenticabili, ha sempre attirato il pubblico più vasto. Forse non tutti sanno che per completare l’opera, lasciata incompiuta, si pensò anche a Franz Lehár, l’autore della Vedova allegra (amico di Puccini) come se i due frequentassero territori simili. Un equivoco assoluto. Puccini è un compositore,...
Pubblicato su Il Mattino di Padova