In acqua per salvare i ragazzi «Triste non esserci riusciti»
Parlano i cinque muratori kosovari di Mestre e Treviso che si sono gettati per recuperarli «Difficile al buio e nel fango. Eroi? No, abbiamo fatto quello che ci sentivamo dentro»
il racconto
Non hanno cercato onori o ringraziamenti. Fosse stato per loro, avrebbero continuato le loro vite con la rabbia dentro per non aver potuto salvare i quattro ragazzi vittime della strage di Jesolo, sabato notte. Sono i cinque cittadini kosovari (e non albanesi come si era pensato in un primo momento, ndr) che disperatamente si sono tuffati, rischiando anche loro di restare inghiottiti dalle acque del canale.
La comunità sandonatese è ammirata da quello che hanno fatto questi cinque...
Pubblicato su Il Mattino di Padova