I ragazzi morti e la guerra che ha nell’uomo l’arma letale
Si esce di casa e non si torna: è la tragedia contemporanea, conseguenza di quella guerra sottile, invisibile che è fatta di casualità, irresponsabilità, diseducazione. Muore chi non ha colpa, il gruppo di amici che esce per stare insieme, per condividere uno spazio e un tempo: ventenni caduti per la guerra degli altri, per una sorta di bomba umana che annienta e distrugge, simile alla raffica di un mitra.
Per l’irresponsabilità del gesto, sono morti provocate, sono morti che decretano...
Pubblicato su Il Mattino di Padova