Il lutto di un figlio, di tutti i figli e un’eredità di affetti e di sapere
Al rientro dopo quattro anni dal profetico “Habemus papam”, il ritorno di Nanni Moretti avviene con un film crepuscolare e intimista, che richiama “La stanza del figlio” e che sembra toccare solo...
Al rientro dopo quattro anni dal profetico “Habemus papam”, il ritorno di Nanni Moretti avviene con un film crepuscolare e intimista, che richiama “La stanza del figlio” e che sembra toccare solo parzialmente la società italiana, al centro della maggior parte dei suoi film. “Mia madre” - selezionato per Cannes - parte da un dato personale, l’elaborazione del lutto per la scomparsa della mamma del regista, ma si evolve e diventa un film sul senso della vita e della morte,...
Pubblicato su Il Mattino di Padova