In carcere da accusato diventò grande accusatore
Dopo le prime confessioni di Piergiorgio Baita svelò il sistema di corruzione Negli ultimi anni consumato dalla malattia che gli ha strappato la memoria
venezia. È stato il perno del sistema di false fatturazioni attorno ai lavori del Mose che hanno alimentato tangenti, favori, finanziamenti di campagne elettorali, eventi cittadini. Con soldi pubblici. È finito in carcere da grande accusato, ma si è presto trasformato in grande accusatore: indagato, sì, ma testimone formidabile per la Procura. Politici, imprenditori, finanzieri, funzionari dello Stato che ha tirato in ballo come destinatari del vortice nero di danaro – pur difendendosi e negando – alla fine hanno pagato...
Pubblicato su Il Mattino di Padova