Delitto Armellini, «Chinchio è innocente» La difesa prova a smontare le accuse
La Corte ha deciso di convocare entrambi i consulenti per un contraddittorio sulla somministrazione dei farmaci per stordire la vittima
ESTE. Arianna Chinchio era a casa durante l’uccisione di Liliana Armellini. Inoltre non c’è nessuna prova scientifica che l’anziana abbia assunto il farmaco per il cuore che la 37enne le avrebbe somministrato di proposito all’ora di pranzo del giorno della morte né che abbia ingerito un antidepressivo in quantità eccessive nel tentativo di stordirla. Ieri era la giornata della difesa nel processo che vede la badante accusata di omicidio volontario e rapina ai danni di Liliana Armellini, 74 anni, trovata...
Pubblicato su Il Mattino di Padova