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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di Santa Maria del Traghetto

Chiesa di Santa Maria del Traghetto
S. Maria del Traghetto

ROVIGO
Via Camisotti - Santa Maria in Punta, Ariano nel Polesine (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La vecchia chiesa della Natività della Beata Vergine Maria sorge in Santa Maria in Punta, preceduta da un ampio sagrato lastricato, con orientamento Est-Ovest. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata da lesene doriche che sostengono un frontone triangolare in aggetto, al cui centro si inserisce un finestrone, ora cieco, entro una cornice triangolare modanata. Al centro della facciata si apre un unico portale rettangolare. Al colmo si erge un pilastrino con croce in ferro sommitale. I... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La vecchia chiesa della Natività della Beata Vergine Maria sorge in Santa Maria in Punta, preceduta da un ampio sagrato lastricato, con orientamento Est-Ovest. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata da lesene doriche che sostengono un frontone triangolare in aggetto, al cui centro si inserisce un finestrone, ora cieco, entro una cornice triangolare modanata. Al centro della facciata si apre un unico portale rettangolare. Al colmo si erge un pilastrino con croce in ferro sommitale. I fronti laterali presentano alte monofore a tutto sesto e due cappelle votive per lato, queste ultime con finestre a ogiva. Sul retro, nell'abside semicircolare, si aprono due monofore a tutto sesto sui lati.

Pianta

Schema planimetrico basilicale a unica navata, coperta da tetto a falde con travi e capriate lignee a vista. Sulla navata si aprono, con archi a tutto sesto, due cappelle votive per lato, a pianta rettangolare, coperte da tetti a falde con travi lignee a vista. Le cappelle sono rialzate di due gradini in marmo sul piano della navata. Il presbiterio, anch'esso rialzato di due gradini e chiuso sul fronte da una balaustra con pilastrini, si apre con un arco a tutto sesto in mattoni a vista. Nella parete, ai lati dell'arco, si inseriscono due nicchie con statue di Santi, al di sotto delle quali si aprono gli accessi alla sagrestia e alla canonica. L'abside semicircolare è coperta da tetto a ventaglio con travi lignee a vista.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in mattonelle quadrate di cotto.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni portante.

XIII - XIV (preesistenze intorno)

Il ferrarese Prisciani ci dà notizia dell'esistenza di una chiesa intitolata a S. Maria del Traghetto già nel 1309. Si trattava probabilmente di un piccolo oratorio il cui primo rifacimento ed ampliamento avvenne proprio nel XIV secolo.

1540 - 1565 (preesistenze intero bene)

Ferretti in Memorabilia (1540) accenna alla chiesa ovvero ospedale di S. Maria del Traghetto, al quale si recò in visita pastorale il vicario mons. Zerbinati una prima volta nel 1543, quando descrisse la chiesa con i sei altari, la sacrestia, il campanile e l'abitazione del rettore don Angelo Turati. Seguirà una seconda visita di Zerbinati eppoi quella del vescovo Canani (1565), che troverà il complesso in cattive condizioni tanto da imporre al rettore di rifare il tetto e la travatura.

1589 - 1790 (ricostruzione intero bene)

Il vicario Flavio Peroto, in visita pastorale a sua volta (1603), ci ha lasciato una dettagliata descrizione della chiesa: ricostruita di recente (1589 ca.), presbiterio con altare maggiore rivolto ad oriente, coro, navata con due altari laterali, campanile a mezzogiorno. Nel 1771 il vescovo Speroni diede il via alla ristrutturazione della chiesa, che si protrarrà nel tempo fino al 1790, con un intervento di innalzamento e di rifacimento del soffitto.

1825 - 1900 (ampliamento cappelle)

Nell'ottocento furono costruite le cappelle laterali: quella addossata all'antico campanile tra il 1825-1850 e tra il 1850-1900 le altre tre.

1948 - 1953 (variazione d'uso intero bene)

Il vescovo Mazzocco nel 1948 elevava a parrocchia la chiesa della Natività di Maria Santissima con proprio decreto, cui seguì il riconoscimento civile nel 1953.

1981 - 1994 (restauro intero bene)

La chiesa nel 1965 venne chiusa al culto per le pessime condizioni di conservazione, determinate soprattutto dalle ripetute alluvioni. Un importante intervento di recupero del complesso fu avviato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Verona (1981-1988). Comportò il rinforzo delle strutture portanti, la demolizione del soffitto sostituito da capriate in legno, il riassetto degli altari, la rimozione di superfetazioni e la ricostruzione della sacrestia. Nel 1990-1994 è stata anche sistemata la pavimentazione del sagrato antistante l'edificio.

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