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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa del Santissimo Redentore
Chiesa del Santissimo Redentore
SS. Redentore
Dettagli
La chiesa del Redentore di Scardovari, del 1935 è in stile romanico. Si presenta estrnamente con mattoni a faccia vista, è tripartita da lesene e ornata da una serie di archetti pensili. Internamente invece è scandita un doppio ordine di lesene che inquadrano archi, e dispone di un'aula liturgica di forma rettangolare terminante con un'abside semicircolare. La chiesa è coperta da capriate lignee a vista e da arcarecci trasversali in legno.
Facciata
La facciata principale della chiesa, rivolta verso sud-ovest, è del tipo a capanna monofastigiata, in completo stile romanico, ed è interamente realizzata con mattoni a 'faccia vista' . Questa muratura è tripartita da quattro lesene che sorreggono una cornice decorata da archetti pensili romani, che sono presenti anche sul sovrastante frontone triangolare, a sua volta sormontato da una croce. Nella parte alta della fascia centrale è presente un rosone in vetro policromo, con cornice bicromatica composta da conci in laterizio e altri in pietra d¿Istria bianca, mentre nella parte bassa è presente il portale d'ingresso strombato con sovrastante centinatura cieca, composta sempre con l'alternanza bicromatica di conci di laterizio ed altri di pietra bianca. La facciata termina con due finestre strombate e centinate composte sempre con l'alternanza bicromatica di materiali, e collocate sulle fasce laterali della facciata stessa.
Pianta
La chiesa dispone un'unica aula liturgica di forma rettangolare terminante con un'abside incassata e con chiusura del fondo semicircolare.
Struttura
La struttura portante della chiesa è realizzata con mattoni pieni in laterizio, con spessore costante, la cui finitura esterna è lasciata a vista, mentre quella interna è totalmente intonacata. Inoltre l'interno dell'aula è scandito da un ordine maggiore di lesene doriche, che sorreggono una cornice ornata in color bigio cinereo, e per di più queste lesene inquadrano archi ciechi sostenuti da un ordine minore di lesene. La parete di fondo dell'aula ospita l'arco 'trionfale' con doppio capitello dorico, mentre quella del coro presbiteriale è semicircolare e rivestita con perline in legno. L'aula è illuminata da due finestre a lunetta per lato, in vetro policromo. L'intradosso di copertura dell'aula è in capriate lignee alla piemontese e 'composte' (con controcatena superiore), appoggiate su mensoloni in legno con modanature, ed aventi arcarecci che sorreggono le tavelle distribuite sulle due falde. La zona presbiteriale è coperta con una volta a botte ed interrotta da due unghie laterali che permettano ad altrettante lunette, in vetro policromo, di illuminare la zona sottostante. Infine l¿abside con chiusura semicircolare è volata con semicatino, ed è rifinita con un dipinto del Redentore.
Coperture
La copertura esterna della chiesa è a doppia falda inclinata con rivestimento in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è interamente realizzata con lastre di marmo bianco, mentre il corridoio centrale è realizzato con lastre in marmo rosso di Verona. La zona presbiteriale è invece pavimentata con lastre quadre di marmo rosso e bianco ma disposte a 'zig zag'.
Elementi decorativi
Sulla volta a catino dell'abside, è presente un dipinto raffigurante il Redentore.
1935 - 1935 (completamento intero bene)
La chiesa venne costruita dal vescovo D. M. Mezzadri nel 1935. L'area fabbricabile fu donata dal dott. Paolo Avanzo e Angelo Negrelli.
1970 - 1995 (completamento intero bene)
Nel 1970 divenne parrocchia; la consacrazione ebbe luogo nel 1995 per mano del vescovo A. Magarotto come documenta un'epigrafe all'interno della chiesa.