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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa della Beata Vergine di Pompei detta Fosse
Chiesa della Beata Vergine di Pompei detta Fosse
Chiesa delle Fosse B. Vergine di Pompei
Dettagli
La Chiesa della Beata Vergine di Pompei sorge alla confluenza di via Domenico Piva e via Gorizia, preceduta da un sagrato poco profondo, con orientamento Nord Est- Sud Ovest. La facciata neogotica è a capanna, in corsi di mattoni a vista alternati a corsi di pietra. La facciata presenta una parte centrale in aggetto, rinserrata tra due paraste, culminati con cuspidi piramidali, in cotto, e due ali convesse, anch'esse rinserrate da paraste con cuspidi. La parte centrale è coronata da un timpano triangolare con oculo. Al centro della facciata si apre il portale, a luce rettangolare, sormontato da finestrone a lunetta, con cornice strombata. Al centro della facciata si trova un bassorilievo in cotto, entro cornice in pietra, raffigurante la Madonna con Bambino. Nella parte superiore dei fronti laterali si aprono cinque finestroni circolari, per lato, in quella inferiore due finestroni a sesto acuto, ai lati dei volumi delle cappelle votive. Ai volumi delle cappelle votive, una per lato, si addossano gli ingressi laterali alla chiesa. L'abside sul retro è semicircolare. Al di sopra del fronte laterale sinistro, sul retro si imposta un campaniletto a vela, mono cuspidato con cella forata da un' apertura a tutto sesto. La sagrestia si addossa al fronte sinistro, verso via Domenico Piva.
Pianta
Schema planimetrico basilicale, a pianta quadrata. L'aula è preceduta da un endo-nartece, a pianta rettangolare, separato dalla navata da un arcata a tre fornici, a sesto acuto, su pilastri dorici a pianta quadrata. Il nartece a tre campate è voltato a botte. L'aula è coperta da tetto a falde con capriate lignee a vista. Le pareti laterali dalla navata sono scandite in tre campate da lesene doriche, al di sopra delle quali si impostano archi a sesto acuto. In corrispondenza delle arcate centrali si aprono le cappelle votive, a pianta rettangolare, poco profonde, voltate a botte, dedicate quella di sinistra a Sant'Antonio, quella di destra alle Anime Purganti. L'abside semicircolare è separata dalla navata da un' arcata a tre fornici, con archi a sesto acuto, su pilastri dorici a pianta quadrata. L'altare maggiore, al centro dell'area presbiteriale, è sopraelevato di tre gradini in marmo sul piano della chiesa. In controfacciata e nella parete, che chiude a nord l'aula, si aprono cinque oculi, di cui quello centrale sormontato da un finestrone circolare più grande, tutti ciechi. Al di sotto dei finestroni del claristerio e tra le lesene corre una cornice modanata, in leggero aggetto.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata maggiore, a falda unica sulle cappelle laterali. Manto di copertura in coppi di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
In marmette di gres bianche e rosse, a forma esagonale, lungo la navata e lastre di marmo rosso di Verona nel presbiterio.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura portante.
1900 - 1903 (costruzione intero bene)
La piccola chiesa, intitolata alla Beata Vergine di Pompei, viene detta comunemente "delle Fosse" in quanto edificata fuori dalla cerchia muraria cittadina, in una contrada segnata in passato dalla presenza di valli. Sorse nel 1900 a seguito di un'iniziativa popolare promossa da don Tommaso Angiari, progettista l'architetto rodigino Eugenio Piva. Fu inaugurata, alla presenza del vescovo mons. Antonio Polin, il 28 aprile 1903. Sussidiaria un tempo della chiesa parrocchiale dei SS. Francesco e Giustina, lo è oggi della Commenda. E' sempre stata officiata.