- Home
- > Chiese e Luoghi di culto
- > Chiesa del Santissimo Nome di Maria
Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa del Santissimo Nome di Maria
Chiesa del Santissimo Nome di Maria
SS. Nome di Maria
Dettagli
La chiesa del Santissimo Nome di Maria sorge in Runzi, all'interno del centro abitato, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un sagrato poco profondo, cui si accede da una scalinata di cinque gradini. La facciata è a vento, coronata da un frontone triangolare, tripartita e rinserrata agli angoli da due ordini sovrapposti di lesene doriche, separati da una trabeazione in leggero aggetto. Al centro si apre l'unico portale, sormonato da un ampio frontone triangolare. Nella parte superiore si apre un finestrone a lunetta. Nei fronti laterali e nel presbiterio si aprono bifore a tutto sesto.
Pianta
Schema planimetrico basilicale, a unica navata, coperta da volta a padiglione. Al di sotto dell'imposta della volta corre una cornice modanata in leggero aggetto. Nella parete sinistra si aprono con archi a tutto sesto una cappella votiva e un vano a pianta rettangolare sede del coro. Nella parete di destra si inseriscono due piccole nicchie a tutto sesto e si apre l'accesso laterale alla chiesa. Il presbiterio, rialzato di due gradini sul piano della chiesa, si apre sull'aula con un arco a tutto sesto su pilastri murali. A pianta rettangolare, a unica campata, è coperto da soffitto piano.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in mattonelle di gres.
Elementi decorativi
La volta della navata è dipinta a soggetto religioso.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
1596 - 1629 (preesistenze intero bene)
In occasione della visita pastorale alla parrocchia di Bagnolo (1596) il vescovo di Ferrara mons. Giovanni Fontana raggiunse anche l'oratorio di Runzi, dedicato all'Annunciazione di Maria, e lo trovò privo di ogni requisito liturgico. Nel 1629 il card. Magalotti trovò uno stanzone disadorno con un solo altare e, per facilitare la popolazione residente, decise di elevarlo al rango di "chiesa sussidiaria parrocchiale" con un sacerdote addetto. Purtroppo nelle relazioni delle visite pastorali successive non troviamo conferma.
1645 - 1656 (proprietà intero bene)
Dalle visite pastorali: nel 1645 quella del card. Macchiavelli e nel 1656 quella del card. Pio di Savoia, l'oratorio risulta proprietà della famiglia Pasetti che, oltre ad occuparsi dell'edificio, è intenzionata ad ingrandirlo, decorarlo e a creare la dote per il mantenimento del sacerdote addetto.
1796 - 1796 (ricostruzione intero bene)
La visita del card. Mattei nel 1796 attesta l'avvenuta ricostruzione dalle fondamenta dell'oratorio, grazie alle offerte di benefattori anonimi e dello stesso card. Arcivescovo di Ferrara, che aveva in animo di erigerlo in parrocchia.
1836 - 1921 (passaggio di proprietà intero bene)
I Pasetti, che per oltre due secoli erano stati i benefattori dell'oratorio, nel 1836 vendettero al conte Silvestro Camerini il terreno su cui insisteva la chiesa con relativa canonica, cedendo col diritto di proprietà anche il giuspatronato. Nel 1921 i discendenti del Camerini rinunciarono a ogni diritto sul piccolo complesso ecclesiastico a favore della popolazione di Runzi.
1953 - 1955 (istituzione parrocchia intero bene)
Finalmente, con bolla 15 agosto 1953, il vescovo di Adria mons. Guido M. Mazzocco istituì la nuova parrocchia del Santissimo Nome di Maria e nominò il primo parroco: don Giuseppe Fava. Il riconoscimento civile della stessa giunse col Decreto del Presidente della Repubblica il 15 gennaio 1955.